Diana Mini, O Di Come Mi Sono Innamorata

La Diana Mini è diventata una leggenda prima ancora che potessimo premere il suo pulsante di scatto. La Diana Mini è la regina indiscussa della fotografia mezzo formato. Il suo bell’aspetto e l’abilità di produrre sul rullino il doppio delle immagini che produce una macchina fotografica normale fanno gola a chiunque!

Se è vero che la fotografia mezzo formato è cosa vecchia ed era molto popolare anche prima, la Diana Mini è talmente un piacere da usare, che io la preferisco alle mie altre fotocamere mezzo formato. Piccola, leggera, versatile, cosa si può chiedere di più? Potete anche utilizzarla con il Diana+ Flash! Due impostazioni di apertura, posa B, immagini quadrate o mezzo formato, le potenzialità creative sono infinite!

Comunque sia, devo ammettere di essere riuscita a resistere alla tentazione quando la Mini è uscita. Avevo appena comprato un’altra macchina fotografica e mi ero detta "Andiamo, non hai bisogno di UN’ALTRA macchina mezzo formato!‘. Ma gli Dei della Lomografia non erano d’accordo. Avevo peccato di arroganza. Perché la Mini non è solo un’altra macchina mezzo formato. E’ la degna progenie della Diana! Così, quando mi sono imbarcata con la mia fidata Nikon D80 per il mio viaggio fotografico ad Atene, sono stata punita dagli Dei della Lomografia per la mia arroganza. Non avevo portato con me nessuna macchina a pellicola di proposito, ancora arroganza! Così, all’aeroporto, prima ancora di lasciare il Paese, accadde qualcosa che non mi era mai successo prima: mi è caduta la borsa della macchina fotografica. Ero sconvolta. Ho immediatamente controllato la D80 per vedere se fosse tutto a posto. Non lo era. Non c’era alcun danno alla macchina, in compenso un agglomerato IMMENSO di polvere si era spostato e si era posato sul sensore, oscurando il 50% circa di ogni immagine. Ero disperata. Dopo essermi resa conto della mia arroganza ed aver ricevuto la giusta punizione, ho implorato perdono. In quel momento mi sono ricordata delle parole di uno dei grandi guru dell’analogico: “Ogni volta che metto un rullino nella mia macchina fotografica, è privo di polvere e fresco, e non devo preoccuparmi di polvere sui sensori e altre scemate!”.

Così mi sono recata immediatamente allo store di Lomography più vicino non appena arrivata ad Atene. All’inizio, ero dubbiosa. Poi ho accettato la Grazia di una Diana Mini. Quelli che prima osteggiano, dopo diventano i più accaniti sostenitori di una cosa. Circa 20 rullini scaduti (evviva!) sono stati la scorta per garantire il sostentamento alla mia Regina. E’ stato amore al primo scatto. Non riuscivo a smettere di sentire il suono dell’otturatore. Sono stata cieca, ma il suo mirino mi ha ridato la vista. Grazie, Diana Mini!

La D80? L’ho mollata ad un rivenditore autorizzato Nikon non lontano da dove ho comprato la Mini, visto che da sola non riuscivo a sbarazzarmi della polvere. Pulirla mi è costato quasi quanto la Diana Mini! Se solo non avessi tentato di resistere al suo fascino, non avrei dovuto affrontare tanto dolore. Ben mi sta.

Scritto da cyan-shine il 2011-10-26 in #gear #plastic #review #mini #half #roll #format #exposures #diana #fantastic #72 #per

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