Jupiter 9, un obbiettivo da favola

Molti anni fa, un mio collega insegnante mi ha regalato uno splendido medio tele russo, uno Jupiter 85/2 con attacco a vite per le mie Zenit e le mie Praktica, che tuttavia ho usato poco perchè per le foto di strada preferisco focali più corte. Quest’anno ho deciso di riutilizzarlo, in un modo inconsueto, ed i risultati non si sono fatti attendere! State a vedere!

Lo Jupiter 85/2 è un obbiettivo russo che si trova normalmente con attacco a vite M42 (per le macchine fotografiche Praktica e Zenit), oppure con attacco M39 (per le copie russe delle Leica, cioè per le Fed e per le Zorki, oltre che per le stesse macchine tedesche). E’ un teleobbiettivo corto, molto luminoso, perfetto per i ritratti, ed ottimo anche a tutta apertura.

Lo schema ottico complesso è una geniale variante russa del famoso Carl Zeiss Sonnar tedesco; le leggere modifiche dei gruppi di lenti, oltre all’uso di molte lamelle che permettono di ottenere un’apertura circolare del diaframma lo rendono delizioso per i ritratti. Un obbiettivo dal tocco delicato e dal contrasto morbido, con uno sfocato fantastico. Qui una foto che ho scattato ad un mio ex studente tanti anni fa… spero che si riconosca, in modo da potergliene stampare una copia! In questo caso ho usato un diaframma piuttosto aperto, sfocando quasi del tutto lo sfondo, concentrandomi cosi’ sul volto.

Credits: sirio174

Recentemente, l’ho utilizzato anche per fare qualche foto di uno skaters dall’alto: il 50mm era una focale troppo corta, mentre con il 105mm avrei rischiato di tagliare le bellissime ombre lunghe del ragazzo. Da circa 8 metri d’altezza è stato ideale anche per queste riprese! In questo caso ho usato l’obbiettivo a diaframma quasi completamente chiuso (F11).

Credits: sirio174

Forse la resa meno convincente la si ha a diaframmi intermedi, come in questa foto del cagnolino libero dal suo guinzaglio: ad F4/ F5,6 lo sfondo non è completamente sfocato (ed infatti mi disturba un pochino in questa foto), e nemmeno ancora abbastanza nidito come quando si un 50mm o meglio ancora un grandangolo. Il bokeh lievemente circolare non mi piace molto in questo caso.

Credits: sirio174

Il limite di questo obbiettivo è tuttavia un altro: come nei primi modelli degli Helios 44 montati sulle Zenit E, bisogna chiudere manualmente il diaframma ruotando una ghiera prima dello scatto; per le foto sportive o le foto di strada ciò comporta un’oscuramento dell’immagine che rende difficile mettere a fuoco oggetti e persone in movimento. In questo caso vi consiglio la versione M39 che potete montare sulle macchine a telemetro (non intercambiabile con la versione M42, la distanza obbiettivo – piano pellicola è differente).

Credits: sirio174

Questa foto è un esempio di questa versione, montata sulla mia Fed 2 ed utilizzata durante il Challenge ATP di tennis nella mia città Como. Anche in questo caso, l’ho usato con diaframma completamente chiuso, ma dato che nelle macchine a telemetro la messa a fuoco avviene a luce costante (non avviene tramite il sistema obbiettivo-specchio delle reflex), ho potuto agevolmente utilizzarlo per foto sportive. Infine, vi lascio con un simpatico cagnolino fotografato a Santiago di Compostela. La resa cromatica neutra è piuttosto gradevole.

Credits: sirio174

Questo è un tele corto che ha un suo caratterino, una alternativa ai più classici 50mm e 105mm. Lo porterò più spesso con me, per sperimentare focali differenti dalla mia preferita, i 50mm!

Scritto da sirio174 il 2014-03-31 in #gear #review #skateboard #skaters #italia #jupiter-9 #como #recensione #85mm #piazzale #regular-contributor #tele-corto #85-2 #praktica-mtl50

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