Olympus XA2 e Fujicolor 200: l'accoppiata vincente

Se cercate una compattina punta e scatta che potete tenere comodamente in tasca per documentare le vostre gite e le vostre vacanze, non potete fare a meno di provare la straordinaria Olympus XA2, una straordinaria macchinetta dall’ottica nitida e precisa. L’ho utilizzata durante una mia gita a Paestum nella scorsa estate documentando la splendida zona archeologica della città. State a vedere!

La scorsa estate, mentre ero in vacanza sul litorale domiziano, ho deciso, in una brutta giornata di inizio Luglio di fare una gita a Paestum (30 km a sud di Salerno), un importante sito archeologico considerato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. Si tratta di un’antica città fondata dai greci con il nome di Poseidonia, probabilmente intorno al sesto secolo A.C. I tre templi di ordine dorico sono giunti sino a noi miracolosamente intatti, insieme ad una interessante piscina, un anfiteatro e pregevoli sepolture.

Credits: sirio174

Per documentare la mia gita, ho portato con me la piccola e leggera Olympus XA2, una compatta di dimensioni simili alla mia Lomo LC-A, e dotata di un obiettivo simile, un bel 35mm molto nitido e preciso (non ci sono distorsioni di linee ai bordi). L’ho caricata con un rullino a colori, un economicissimo ma validissimo Fujicolor 200, che ho poi sviluppato e scansionato dal mio fotografo di fiducia con uno scanner professionale (un minilab Fuji Frontier).

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La forma ad ovetto della macchina consente di poterla tenere in tasca senza rischiare di rovinare la lente; infatti una copertura a slitta permette di proteggere l’obbiettivo in modo efficace garantendo una eccezionale robustezza al corpo macchina. L’Olympus XA2 funziona con delle economicissime batterie LR44, è completamente automatica nel calcolo del tempo di esposizione e dell’apertura del diaframma, ed ha una messa a fuoco a zona come la mitica Lomo LC-A.

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Il pulsante di scatto rettangolare, di colore rosso, funziona grazie ad un sensore piezoelettrico: basta sfiorarlo per scattare una foto. L’otturatore, a lamelle centrali, è piuttosto silenzioso, e quindi questa macchina è ottima anche per la street photography o per scattare foto in ambienti dove è necessario non disturbare (teatri, sale da concerto, e così via).

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La pellicola utilizzata, una Fujicolor 200, ha una resa cromatica bilanciata e una buona latitudine di posa, permettendo di ottenere buone foto anche con una sovraesposizione di un paio di diaframmi. Un’ottima pellicola dal costo contenuto. Utilizzando la mia Olympus XA2, dotata di un esposimetro preciso, non ho avuto bisogno di questa “tolleranza”, ottenendo una serie di negativi tutti ben esposti.

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Per ottenere la massima dinamica possibile nell’operazione di digitalizzazione, preferisco non affidarmi agli scanner casalinghi, scegliendo invece l’opzione di una scansione professionale in cui ogni negativo viene corretto cromaticamente da un operatore specializzato. Spesso questa operazione è necessaria perchè le condizioni di luce possono alterare la gamma cromartica del negativo (per esempio: se fotografate zone in ombra col cielo sereno otterrete delle dominanti azzurre, che possono essere corrette durante la fase di scansione e di stampa).

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Proprio per questo motivo preferisco utilizzare pellicole negative anziché diapositive a colori; infatti per quest’ultime la correzione colori è piuttosto difficile e limitata. Inoltre le diapositive presentano dei limiti nella loro gamma dinamica; quando cercate la precisione, basta a volte solo mezzo diaframma di errore nell’esposizione e rischiate di ottenere un fotogramma da buttare.

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Devo confessare che sino a pochi anni fa la mia pellicola a colori preferita era la Fujicolor 100, che ora non trovo più. Molto simile alla 200 ISO qui descritta, presentava una maggiore saturazione di colori e un maggior contrasto. Ho apprezzato per tanti anni questa pellicola specialmente quando volevo ottenere colori particolarmente saturi e vivaci (per esempio, fotografando nei Luna Park o nei mercatini).

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Devo tuttavia ammettere che il minor contrasto (e la maggiore gamma dinamica) della Fujicolor 200 la rende più adatta a fotografare in situazioni con presenza simultanea di zone di luce/ombra; tuttavia in queste situazioni difficili preferisco salire ancora di sensibilità, utilizzando una pellicola a 400 ISO (maggiore è la sensibilità, minore è il contrasto).

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La pellicola si comporta bene anche all’interno dei musei, in condizioni di luce mista (luce naturale proveniente dalla finestra ed illuminazione artificiale all’interno delle sale), come potete vedere in questa bella foto del famoso affresco trovato sulla Tomba del Tuffatore, e situata all’interno del locale museo archeologico:

Credits: sirio174

Ed allora, cosa aspetti? Tuffati anche tu nel mondo della fotografia analogica! LOMO ON!

Scritto da sirio174 il 2015-03-20 in #gear #review #olympus-xa2 #italia #fujicolor-200 #paestum #poseidonia #regular-contributor #templi-greci #sito-archeologico

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