Bellezza candida: intervista con Roeg Cohen

L'estetica del fotografo francese Roeg Cohen è complessa da spiegare a parole: nella sua semplicità attrae in modo accattivamente, rendendo impossibile non gravitare e connettere con i suoi soggetti.

Che si tratti di donne oppure cavalli, i suoi grigi e bianchi sporchi raffigurano i soggetti da vicino. Bramano di essere conosciuti attraverso ritratti purissimi.

Conosci Roeg Cohen attraverso questa intervista con il Magazine di Lomography.

Maya, Charlotte, Danielle © Roeg Cohen

Ciao Roeg, benvenuto su Lomography! Innanzitutto, tu sei un ritrattista ma abbiamo notato che realizzi anche ritratti equini. Perchè sei affascinanto dai cavalli?

Ciao Ciel. Grazie per avermi invitato. Per quanto riguarda i cavalli, mi sento a loro connesso a livello emozionale, quasi familiare.

Mia and Rock © Roeg Cohen

Apparentemente i cavalli sono considerati tra gli animali più belli, famosi per la criniera. Pensi che gli umani abbiamo qualche tratto non fisico simile ai cavalli?

Sì lo credo. I cavalli sono emotivamente intuitivi. Mi sono spesso chiesto se la relazione emotiva che gli esseri umani e i cavalli hanno sia dovuta alle migliaia di anni trascorse a lavorare insieme. Oppure se risale ancora a prima ed è per questo che il legame è così forte.

Texas horse, Emily and Jazmine © Roeg Cohen

Scatti in analogico, come mai?

C'è alchimia in ogni parte del processo creativo, e mi piace che il caso sia parte di questo processo. La maggior parte delle volte, il colpo di fortuna è il risultato di un errore. E quegli errori su pellicola sono ciò che la rendono speciale.

Sami, Kate, River Water © Roeg Cohen

Se potessi fotograre solo un soggetto per sempre, cosa sarebbe?

Non riesco a immagine di stancarmi di fotografare cavalli. Le esperienze che ho avuto significano tanto quanto le immagini che ho scattato.

Lyndsie, Hannah, Duke, Cold spring horse © Roeg Cohen

A proposito dei ritratti che scatti, che cosa cerchi di solito nella composizione dell'immagine?

Onestamente non penso molto alla composizione. Di solito parlo un po' con il soggetto e scatto mentre parliamo. Li seguo e mi muovo intorno a loro.

Sky, LA © Roeg Cohen

Da dove prendi ispirazione? Chi sono le tue muse?

Ciò e chi mi ispira continua a mutare.

Duke and Charlotte © Roeg Cohen

Se potessi lavorare o collaborare con altri fotografi o artisti, chi sceglieresti? Perchè?

Miroslav Tichy mi ispira di continuo. Ma è morto, dunque non succederebbe mai. Credo che l'adorazione per le competenze tecniche può contrastare con un modo di lavorare che invece più si avvicina ai sentimenti. Non si escludono a vicenda... ma se guardi il lavoro di Tichy, lui faceva le cose a modo suo, e per me i suoi lavori sono mistici.

Per quanto riguarda un personaggio di oggi, c'è una fotografa italiana che si chiama Germana Stella che scatta autoritratti. Sono innamorato delle sue fotografie, spero di lavorare con lei in futuro.

Sami © Roeg Cohen

Cosa fai solitamente durante i tuoi periodi di inattività? Hai qualche progetto in corso d'opera, o altri piani futuri in arrivo?

Mi sento ansioso se non ho nulla da fare, dunque lavoro sempre a qualcosa.


Leggi il nostro primo articolo con Roeg Cohen qui. Visita il suo sito e profilo Instagram per vedere altri suoi lavori. Le immagini sono state utilizzate con il permesso di Roeg Cohen.

Scritto da Ciel Hernandez il 2017-03-31 in #persone

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