Fotografia Emozionale — un'intervista al lomografo peteparker

Ciao Franco, è un piacere averti con noi! Come ti sei imbattuto nella Community di Lomography e da quanto sei utente della Community?

Piacere mio! Sono parte della Community dal maggio del 2009, quindi ormai sono quasi 10 anni che utilizzo le fotocamere Lomography per realizzare i miei scatti più creativi. Al momento possiedo più di 12 diverse fotocamere Lomography per sperimentare risultati diversi a seconda del tipo di scatto che intendo realizzare.

Se fate un giro nella mia LomoHome avrete modo di vedere molti esempi di come una o l'altra fotocamera possono regalare dei risultati estremamente peculiari e diversi tra loro.

Credits: peteparker

Che cosa ami sperimentare di più?

Mi piace molto lavorare sui dettagli: utilizzo molto spesso lenti come la Tunnelvision associata alla Holga (o innestata a mano su altre fotocamere), oppure lo Splitzer che mi consente di realizzare dei collage molto interessanti.

Amo il colore, quindi le mie immagini sono molto esplorative delle cromie e delle variazioni di luce e tonalità. Ho sperimentato molto anche le pellicole Lomography Redscale (in particolare ho realizzato uno shooting molto emozionale al Cimitero Monumentale di Milano utilizzando Splitzer e questa pellicola).

Credits: peteparker

Mi stimola molto il raccontare delle storie visuali, trasportare chi le guarda in un altro mondo. Sono convinto che questo tipo di approccio alla fotografia possa tranquillamente avere la sua importanza anche in questo momento nel quale chiunque con uno smartphone e dei filtri può ottenere foto particolari.

Credits: peteparker

Il gusto materico della pellicola, dell'imprevisto che si rivela solo dopo lo sviluppo e i differenti risultati che si ottengono lavorando con filtri, luci e anche materiali come fogli di plastica colorata, carte semitrasparenti o lavorazioni della pellicola in sviluppo, sono un aspetto del lavoro fotografico che mi stimola sempre moltissimo.

Oggi siamo qui per parlare della fotografia come rappresentazione “non oggettiva” della realtà. Si va ad eliminare il concetto di foto “perfetta” per sostituirlo con quella di foto ”emozionale”. Puoi spiegarci meglio la cosa?

Questo è un concetto a me molto caro, da anni ho portato avanti la sperimentazione su scatti che non abbiano la pretesa di essere descrittivi, ma che possano trasportare chi li guarda in una dimensione differente.

Credits: peteparker

Non dovendo per forza concentrarsi sul comprendere e decodificare un soggetto ben preciso, lo spettatore rimane affascinato da forme, colori, sfuocature, in sostanza la composizione tecnica rimane essenziale ma i soggetti diventano quasi delle immagini di sogno. Un mondo che di volta in volta si presta a rappresentare qualsiasi cosa (un oggetto, una persona, un paesaggio) facendoli diventare quindi delle finestre su una dimensione diversa dal reale.

Che cosa è Lomography per te?

Da anni Lomography per me è uno strumento per veicolare il mio pensiero creativo. Anche la Community è sempre molto vivace e desiderosa di sperimentare.

Credits: peteparker

La ricerca è un elemento per me importantissimo ed il confronto con altri fotografi che utilizzano le stesse fotocamere è sempre un arricchimento. Se devo dirlo in tre parole: Lomography è creatività, originalità, condivisione.

Non ci resta che ringraziare il lomografo peteparker! Non mancate di visitare la sua LomoHome!

Scritto da chiaracarlucci il 2018-10-12 in

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