Savage America: Intervista a Nicolò Rinaldi

Nicolò Rinaldi torna da noi per raccontarci del suo nuovissimo progetto scattato interamente su pellicola: una fanzine fotografica in collaborazione con Alessandro Indaco, Francesco Aglieri Rinella, Sara Gualtieri e con la partecipazione di Luca Barbera.

Foto tratte da "Savage America"

Ciao Nicolò, bentornato sul nostro Online Magazine! L'ultima volta ci siamo sentiti circa un anno fa per il tuo progetto Mondo Mondano com'è andato questo anno?

Ciao ragazzi, grazie per avermi invitato nuovamente a scrivere sul vostro online magazine, è per me sempre un grande piacere. In quest'ultimo anno ho chiuso alcuni progetti è ne ho iniziati altri, tutti molto diversi tra loro. Per me è molto interessante e divertente sperimentare nuovi generi fotografici; in particolare, il mio l'ultimo progetto, che ho scelto di chiamare “Talea”, mi ha costretto ad uscire dalla mia comfort zone e mi ha fatto crescere molto. Il primo capitolo di “Mondo Mondano” si è concluso, ma il progetto non è sicuramente terminato. Esattamente come per "Tourist Tsunami”, sono sicuro di riprenderlo in futuro. Penso che per un fotografo che porta avanti progetti di documentazione e Street photography di questo tipo, sia importante lasciar sedimentare ciò che si è fatto, per poi riprenderlo dopo un periodo di wash out. Questo mi consente di avere le idee più chiare su quale direzione prendere quando riprendo in mano il progetto dopo un periodo di pausa.

Savage America

Oggi ci presenti il tuo ultimo progetto, la fanzine Savage America ci racconti perché e come nasce questo progetto?

Savage America nasce a seguito del mio ultimo viaggio negli Stati Uniti effettuato a maggio. Sono partito insieme ad Alessandro e Luca con lo scopo di perderci in un road trip attraverso lo stato di New York, Pennsylvania e New Jersey. Tutti e tre muniti di macchine medio formato analogiche, avevamo l'intento di catturare paesaggi sospesi, ben diversi da quelli che catturiamo qui in Italia, per continuare ognuno i propri progetti personali, nel mio caso “Maledetta Nostalgia”. Proseguendo nel nostro viaggio, ci siamo però imbattuti in situazioni veramente stravaganti e non è mancata l'occasione di scattare qualche foto a cliché ed elementi tipici della cultura americana, insieme a personaggi molto peculiari. Una volta tornati a casa, mi sono accorto di avere una selezione molto ampia di fotografie, degne di essere inserite in una pubblicazione cartacea. Coinvolgendo anche Alessandro e Francesco, ho pensato che ne sarebbe uscita una produzione ancora migliore: all’interno di questa fanzine infatti, si trovano le fotografie di tutti e tre, intelligentemente impaginate da Sara Gualtieri, che è riuscita a organizzare le pagine in modo da far sembrare al lettore che le foto siano state scattate da una singola persona. Insieme a lei ho deciso di inserire elementi raccolti durante il nostro road trip: biglietti da visita, scontrini, menù e tutto ciò che possa far immergere il lettore in un viaggio come quello che abbiamo fatto noi.

Foto tratte da "Savage America"

Le foto presenti sono tutte analogiche o ci sono anche foto digitali?

Per questo progetto tutte le foto sono state scattate su pellicola, una cosa che accomuna il lavoro di tutti e tre e che ha fatto nascere la nostra amicizia.

Puoi raccontaci del processo di selezione delle foto?

Il processo di selezione è nato prima in modo individuale e poi collettivo. Mi spiego meglio: dopo aver avuto l'idea della fanzine, ho chiesto ai ragazzi di inviarmi un pacchetto di fotografie scattate in America. Francesco non era con noi nel roadtrip, ma avendo visitato gli States più volte, ha potuto cercare anche nel suo archivio. La mia richiesta è stata abbastanza specifica: ho chiesto loro di inviarmi tutte le immagini che contenessero elementi tipici americani, non solo soggetti umani, ma anche bandiere, oggetti e architetture differenti da quelle che si possono trovare qui in Italia, ma che spessissimo possiamo vedere in film e serie tv. Una volta ricevuto le loro fotografie, le ho inviate a Sara insieme alla mia personale selezione. Lei le ha scelte e ha trovato gli accostamenti più adatti, mixandole, ritagliandole e manipolandole. Siamo tutti molto soddisfatti del risultato finale.

Foto tratte da "Savage America"

Come ci hai spiegato, questo progetto ha coinvolto diversi fotografi: puoi condividere con noi i pro e contro nel fare un lavoro che coinvolge più persone con sguardi spesso molto diversi tra loro?

Sicuramente i pro sono più dei contro. Soprattutto nella fase di selezione è stato bello poter contare su immagini di altri artisti, siccome alcuni elementi nelle mie personali foto non erano presenti. In particolare Francesco ha visitato luoghi in America decisamente diversi da quelli che ho visto io: i deserti della west coast sono nettamente differenti dai folti boschi della Pennsylvania. In questo modo abbiamo potuto generare una selezione fotografie molto diverse tra loro che mostrasse molte delle sfaccettature della cultura americana. Come contro potrei dire che non è stato molto semplice ottenere un'uniformità nel look finale siccome le fotografie provenivano da tre diversi stili di editing dei singoli artisti, ma con qualche piccola accortezza, siamo riusciti a ottenere un look uniforme che ha soddisfatto tutti.

Hai in programma qualche nuovo progetto interessante che vorresti condividere con noi?

Ovviamente come dicevo prima, essermi fermato con “Mondo Mondano" non vuol dire essermi fermato totalmente, nell'ultimo anno ho portato avanti diversi progetti in parallelo, tutti su pellicola. Quelli a cui ho dedicato più energie sono sicuramente “maledetta nostalgia” e “Talea”.

Se il primo, iniziato qualche anno fa, è stato ampliato notevolmente durante il mio viaggio in America (il medesimo in cui ho raccolto immagini per la fanzine), il secondo invece è stato sviluppato durante l'estate nella casa in campagna dove ho passato gran parte delle settimane estive. È un progetto intimista e per me è stato molto difficile perché per la prima volta ho dovuto mettere molto di me stesso nelle foto che scattavo. Molte delle immagini sono ancora unpublished, ma se vi fa piacere ne allego alcune per i lettori del vostro magazine. Non so ancora se per questo progetto preparerò una pubblicazione cartacea, cosa che sicuramente farò per “maledetta nostalgia”, a cui ho già iniziato a lavorare. Trovate qualche informazione in più sul mio sito web.

Foto del progetto “Talea”

"Savage America" sarà presto disponibile in quantità limitate. Segui Nicoló sul suo sito e sul suo profilo Instagram per rimanere aggiornato su questo e sui suoi prossimi progetti fotografici.

Scritto da melissaperitore il 2023-11-21 in #cultura #news #pellicola #zine #fanzine #zine-fotografica

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