Cronache dei colori: il fantastico eliotropo

Proveniente dal fiore dell'eliotropio, questo colore carismatico ricorda una sfumatura di magenta leggermente più chiara. Secondo il A Dictionary of Color (1930), il termine eliotropio è divenuto a tutti gli effetti la rappresentanza di un colore nel 1882.

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C'è qualcosa di incredibilmente interessante in questa tonalità commovente. In primo luogo, il suo nome è un po' ironico – si riferisce infatti a qualche cosa di giallo e luminoso, poiché in greco "helios" significa "sole" e "trofei" significa "girare". Kassia St. Clair, autrice di The Secret Lives of Colors, afferma che si pensava erroneamente che i fiori dell'eliotropio seguissero il movimento del sole nel cielo. Tuttavia, in realtà, l'eliotropio non faceva nulla del genere, era stato semplicemente confuso con l'antica pianta egiziana impiegata nella produzione di profumi.

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Le tonalità violacee erano considerate alla moda nell'epoca Vittoriana. St. Clair scrive:

“Nel linguaggio vittoriano dei fiori, l'eliotropio indicava spesso la devozione, che è in parte il motivo per cui era uno dei pochi colori che le donne potevano indossare dopo la morte di una persona cara. Il culto del lutto raggiunse il suo apice nel corso del XIX secolo, con convenzioni sociali sempre più elaborate che regolavano ciò che le persone, in particolare le donne, potevano indossare nei mesi e negli anni successivi alla morte di un parente o di un monarca. Eliotropio e altre tenui sfumature di viola erano necessari durante il mezzo lutto. Per le vedove, il mezzo lutto veniva raggiunto solo dopo due anni di vestiti semplici, opachi e neri; per i rapporti più remoti, il lutto era meno severo e i colori tenui erano consentiti sin dall'inizio. Un'infausta epidemia di influenza, nell'inverno del 1890, portò ad un ampio utilizzo del nero e del grigio e l'eliotropio fu indossato solo l'anno seguente.”

Un altro fatto degno di nota sull'elitropo è la sua innegabile popolarità in letteratura, arte e cultura popolare. Il sempre controverso Finnegans Wake di James Joyce includeva il colore nei numerosi indovinelli presenti nel suo libro - gli scrittori Ray Galton e Alan Simpson hanno anche usato l'eliotropio come riferimento di colore nel Hancock’s Half Hour. Una certa decolorazione violacea causata dalla dermatomiosite è chiamata "eruzione eliotropica". St. Clair ha anche notato che la signora Cheveley di An Ideal Husband di Oscar Wilde aveva dipinto il suo ingresso iconico in tale colore. Per riassumere, St. Clair conclude: "Il termine eliotropio è piacevole in sé da pronunciare, riempie la bocca come una salsa cremosa. A questo va aggiunto il fatto che il colore stesso è intrigante: antiquato, insolito, e un poco sfacciato. "

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Sembra che i letterati siano più appassionati a questa tonalità rispetto agli artisti stessi. I fotografi invece possono facilmente replicare questa tonalità. Una pellicola come il LomoChrome Purple 400 film riesce a catturare perfettamente queste sfumature per soggetti verdi e spesso anche blu. Se però siete a corto di pellicole LomoChrome Purple 400 potete utilizzare filtri rosa e violacei.


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2018-10-30 #cultura

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