Bambini di Sicilia: 90 Fotografie di Enzo Sellerio in Mostra a Palermo
Curata da Olivia Sellerio e Sergio Troisi, prodotta da Sellerio Editore in collaborazione con la Fondazione Sant’Elia, “Bambini di Sicilia” sarà visitabile fino al 30 giugno nelle sale del Loggiato di San Bartolomeo di Palermo. Tra le 90 fotografie in mostra, 45 celeberrimi scatti come La fucilazione o Offerta di un cono gelato, definito da Paul Ginsborg (in Storia d’Italia. Annali 20. L’immagine fotografica 1945-2000, Einaudi 2004) “la più memorabile immagine delle relazioni bambino-adulto”, e 45 inediti.

Bambini che giocano sognando di essere adulti, giovani venditori ambulanti e garzoni di bottega; bambini che ogni giorno animano con i loro giochi immaginari le strade delle contrade agricole come delle grandi città; bambini attori e spettatori che scrutano incuriositi ciò che avviene oltre il ristretto perimetro degli spazi familiari, dentro e fuori le mura di casa. Sono loro ad attirar l’interesse di Enzo Sellerio, figure assidue nelle sue inquadrature fotografiche, a volte soggetti marginali rispetto alla scena ripresa, ma sempre presenze narranti storie di vita, testimoni del tempo degli adulti nel quale si rispecchiano auspicando orizzonti di riscatto. In 'un difficile equilibrio tra la parola e la cosa, tra il significato e il significante, tra l’informazione e l’espressione, tra la storia e la poesia’, come ha detto Vincenzo Consolo, Enzo Sellerio interpreta la realtà con la sagacia dell'uomo di cultura capace di cogliere, in alcuni casi, gli aspetti ironici presenti negli sguardi e nell’agire dei bambini, privi di condizionamenti sociali. Nelle strade di polvere e fango delle campagne o in quelle lastricate delle città, scopre nei loro occhi paura, incoscienza, speranza, desiderio di avventure e di conquiste, intravedendo l’energia di una nuova generazione che avrà il difficile mandato di ridurre quelle diseguaglianze sociali e culturali che per molto tempo hanno condizionato la percezione identitaria e visiva dell’isola. Le opere qui esposte, tra le quali moltissime inedite, offrono al pubblico una nuova prospettiva di lettura dello straordinario sguardo di Enzo Sellerio, arguto e ineguagliabile interprete della fotografia italiana del Novecento. Monica Maffioli
Le iniziative previste per celebrare il Centenario della nascita di Enzo Sellerio, inaugurato con grandissimo successo il 25 febbraio scorso al Teatro Massimo con la mostra Scenario. Volti dello spettacolo, proseguono quindi con questa interessantissima mostra. Moltissimi gli appuntamenti in memoria del fotografo-editore palermitano che seguiranno in quest’anno Selleriano, tra cui murales e installazioni nei luoghi da lui fotografati, itinerari cittadini e libri dedicati alle sue opere.
Una mostra che voglia dare insieme un’idea del mio lavoro e nello stesso tempo della Sicilia di mezzo secolo fa, quando fotografavo a tempo pieno, non può avere un argomento migliore di quello dei bambini. I bambini sono uno specchio dei tempi. Quando fotografavo, dilagavano per le strade, lavorando, giocando, o importunando il prossimo, occupazione preferita. Oggi la motorizzazione ha rubato lo spazio ai bambini. Li si possono incontrare solo quando vanno a scuola con i loro zainetti firmati, accompagnati dalle madri. Per il resto stanno a casa. D’altra parte i nostri bambini elettronici non risentono molto di questa cattività. Rimangono davanti al televisore, al computer o a quei giochi diabolici nei quali sono così bravi. Enzo Sellerio, 2007

Nostro padre diceva che la macchina fotografica, se in buone mani, è il più bel giocattolo del mondo, e ci ha insegnato che l’ironia, in apparenza un modo scherzoso di affrontare la vita, è, viceversa, il più serio: vede di una cosa i lati contrari, mette in contrapposizione un aspetto e il contrario che implica. Ed è forse per via di questa disposizione d’animo, per la vocazione narrativa, critica ma insieme ludica del suo sguardo affettuoso, che i bambini e il loro universo sono presenze costanti e predilette nelle sue fotografie; la speciale e tacita intesa che riusciva a instaurare con i piccoli, la capacità di coglierne l’essenza e restituirla nel suo racconto per immagini, che è anche struggente testimonianza di un’epoca, ci regala un tesoro nel tesoro del suo archivio. Perciò con mio fratello Antonio siamo felici di riunire oggi questi suoi bambini ed è bello e commovente che ad ospitarli sia proprio il Loggiato di San Bartolomeo, che per più di cent’anni e fino alla guerra fu casa degli orfani e dei bambini abbandonati, che siano le sue mura alla punta estrema del Cassaro, prima strada della città e culla della giovane Palermo, e siano proprio le sue stanze ad accogliere questo formidabile popolo di bambini e ragazzi, memoria e sentimento di un tempo; proprio le logge del Museo, le sue clamorose finestre, a illuminare queste 90 fotografie, pagine del suo racconto potente di un decennio del secolo scorso, restituendo luce agli inediti e permettendo ai visitatori di accogliere il suo sguardo nel proprio, il suo sentimento per le cose e i bambini di Sicilia, e per gli altri. Olivia Sellerio
Per maggiori informazioni visita www.fondazionesantelia.it.
Scritto da melissaperitore il 2024-06-24 in #cultura #palermo #italia #mostra-fotografica
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