Found in Translation: essere un "Montivagant"
1 Share TweetVai mai a caccia di nuovi orizzonti? Ti perdi mai nelle montagne, passeggiando lungo cime rocciose e nelle silenziose vallate? C'è qualche cosa di incredibilmente magico, seppur non tangibile, nel richiamo di questi posti. La cosa ti suona familiare? Beh, allora potresti essere un montivagant.
Secondo il Dauntless Jaunter, montivagant si riferisce a ‘un qualche cosa che vaga per le colline e le montagne’. Questa parola francese deriva dai termini ‘mont’, che significa ‘montagna’, e ‘-vagant’, ovvero ‘vagante’, condividendo la stessa etimologia della parola vagabondo.
Questi concetti e tematiche sono espresse molto bene nell'opera di Caspar David Friedrich il: Wanderer Above the Sea of Fog.
Questa opera ritrae un uomo vestito con un lungo cappotto verde, appoggiato ad un bastone, i capelli mossi dal vento e intento ad osservare un paesaggio avvolto in una nostalgica nebbia.
Nel volume Mountains of the Mind: A History of a Fascination , dell’autore e storico Robert McFarlane, il vagare per le montagne e ritornare alla natura è una tematica tipica del movimento Romantico. Un’altro aspetto fondamentale è l’incertezza del futuro.
Così come il personaggio di Friedrich, il montivagant è colui che si lascia perdere e guidare dai segreti delle montagne. Potrebbe trattarsi di un meraviglioso paesaggio, le costellazioni celesti in una notte tersa, o i colori del fogliame autunnale del bosco. Essere un montivagant significa lasciarsi ammaliare dalla natura e dai suoi misteri.
Forse potrete ricreare anche voi la vostra personale versione di questo dipinto, scattando una fotografia nella vostra prossima escursione.
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2018-09-27 #cultura
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