Alfred Stieglitz: l'Ascesa e la Disfatta del Movimento Pittorialista

Non si può parlare di storia della fotografia senza guardare alla figura del fotografo americano Alfred Stieglitz, un personaggio che ha ridefinito la fotografia moderna, andando oltre i confini del suo paese. Il suo contribuito all'evoluzione di questa disciplina artistica all'inizio del XX secolo è stato cruciale.

Redattore di Camera Notes prima e successivamente di Camera Work, le sue pubblicazioni furono incredibilmente influenti per il pubblico americano. Attraverso le sue pagine, Stieglitz ha plasmato con pugno di ferro la Scuola dei Fotografi Americani.

Grazie alla sua esperienza in Europa e la rivoluzione artistica che si stava verificando nel vecchio continente e che prese d'assalto il mondo dell'arte, la medisma ventata di cambiamento arrivò anche in America, portata nel nuovo continente, grazie alle mostre allestite nella sua Gallery 291 di New York.

Alfred Stieglitz, Winter Fifth Avenue 1892

Gli Anni di Gloria

Fu merito della forza trainante di Stieglitz che si affermò il concetto di fotografia come forma d'arte. Si batté senza tregua affinché la fotografia potesse avere il suo posto nei musei e gioì lautamente quando la prima fotografia fu acquistata da un'istituzione museale Americana.

Ma, per comprendere la rivoluzione ideologica che è stata fatta, bisogna guardare ai primordi della fotografia. C'erano due rami principali di praticanti: il fotografo professionista e quello amatoriale. I fotografi definiti dilettanti si distinguevano dai professionisti in quanto questi ultimi erano vincolati dalla necessità di guadagnarsi da vivere con la macchina fotografica e quindi usavano la fotografia per soddisfare il mero gusto del pubblico.

Tuttavia, il "dilettante" non era una persona priva di conoscenze, ma piuttosto una persona che aspirava alla libertà e alla rottura delle regole. Questo terreno fertile era il luogo perfetto per la crescita della fotografia come esperienza estetica e di conseguenza artistica. Banalmente la libertà è sempre stata un lusso al cospetto dei pochi che potevano permettersi di viverla.

"Una fotografia", è stato detto, "mostra l'arte della natura piuttosto che l'arte dell'artista". Si tratta di un'assurdità, poiché la stessa osservazione potrebbe essere applicata altrettanto bene a tutte le belle arti. La natura non salta nella macchina fotografica, non si mette a fuoco, non si espone, non si sviluppa e non si stampa. Al contrario, l'artista, usando la fotografia come mezzo, sceglie il suo soggetto, seleziona i suoi dettagli, generalizza l'insieme nel modo che abbiamo mostrato e dà così la sua visione della natura. Non si tratta di copiare o imitare la natura, ma di interpretarla, e questo è tutto ciò che ogni artista può fare"- P.H.Emerson

Ed é dunque sotto queste circostanze che si evolve quello che chiamiamo il movimento Pittorialista. I pittorialisti credevano che la fotografia potesse produrre opere al pari dell'arte per eccellenza: la pittura. Non a caso molti fotografi pittorialisti, come Alvin Langdon Coburn, Edward Steichen, Gertrude Käsebier e Oscar Gustave Rejlander, avevano una formazione pittorica alle loro spalle.

Robert Demachy Struggle Edward Steichen, Auguste Rodin seen in a parallel pose with Le Penseur (The Thinker), The Breeze by Anne Brigman, Spider-webs, a photograph by Alvin Langdon Coburn

In occidente, si formarono rinomati club: il Photo-Secession negli Stati Uniti, il Linked Ring in Inghilterra e il Photo Club de Paris in Francia, sono solo alcune delle istituzioni che hanno iniziato ad esporre la fotografia per i suoi valori estetici, aprendo il dialogo e la strada al movimento pittorialista alla sua conquista dello status di Fine Art.

Ed è proprio grazie all'uso formale che viene fatto delle tecniche fotografiche, che stanno al fotografo come il pennello e la tela stanno al pittore, che il lavoro meticoloso del fotografo riflette la conoscenza profonda e necessaria della sua pratica. Per il pittorialista, l'uso del mezzo come espressione al servizio di un messaggio universale, era parte fondamentale del movimento artistico. Per cui era cruciale lavorare con strumenti quali filtri, obiettivi, e tecniche di stampa estremamente complesse che elevavano il prodotto finale. L'uso del soft focus, in particolare, divenne un segno distintivo del movimento.

Epilogo

Il Pittorialismo è durato relativamente poco, 50-60 anni. Il lavoro più cospicuo fu realizzato agli albori del movimento. Artisti come Alfred Stieglitz, Gertrude Käsebier, Julia Margaret Cameron, Alvin Langdon Coburn, Edward Steichen e Robert Demachy, per citarne alcuni, hanno potuto esplorare la tecnica fotografica andando ad abbattere i confini che le erano stati assegnati, ridefinendone la natura stessa. Le loro fotografie sono senza tempo. Possiamo tuttora osservare una loro fotografia ed il messaggio poetico ed empirico non smetterà di colpirci.

Pomona by Julia Margaret Cameron

Stieglitz, pur provenendo da una famiglia benestante, non gestì mai la sua impresa con lo scopo di fare soldi, ma piuttosto per amore dell'arte. Il suo obiettivo era consegnare al suo pubblico una pubblicazione lussuosa e perfettamente realizzata con Camera Work, e di elevare la qualità artistica dei lavori esposti in America, grazie anche ai suoi contatti europei, attraverso la sua galleria.

L'incontro con Georgia O'Keeffe cambiò drasticamente la vita e la filosofia di Steiglitz, anche nei confronti della fotografia stessa. Se Georgia O'Keeffe fu compagna di intelletto e amore fino alla fine della sua vita, il divorzio dalla ricca moglie, determinò un cambiò drastico nella situazione finanziaria per i suoi progetti, e la sua filosofia aziendale non riuscì a tenere il passo con le esose spese di mantenimento e pubblicazione.

L'onnipresente figura autoritaria, arrogante, tracotante dell'editore e fautore del movimento ha anche inevitabilmente contribuito alla dissoluzione; dovuta in gran parte anche alle complicazioni personali che si portava dietro.

I suoi interessi divennero sempre più grandi e, di conseguenza, quando iniziò ad esporre nella sua galleria, artisti estranei al mondo della fotografia, molti dei suoi colleghi in segno di dissenso lasciarono il gruppo del Photo Secession, la fiamma si affievolì lentamente fino a spegnersi totalmente dopo la Seconda Guerra Mondiale.


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Scritto da eparrino il 2023-09-29 in #cultura #pittorialismo #alfred-stieglitz #camera-work #camera-notes

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