Fotografia di strada con la mia amata Canon AV-1

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Questa reflex ha per me uno straordinario valore affettivo. Infatti è stata la mia prima reflex giapponese che ho veramente amato insieme alle mie care Fed, Zorki, Zenit e Praktica d’oltrecortina. Per tanti anni è stata una mia fedele compagna quand’ero studente, sino a quando, a causa di un guasto elettronico, ho dovuto lasciarla (la riparazione sarebbe stata troppo costosa rispetto al suo valore). L’ho ritrovata identica, con lo stesso obbiettivo, in una vetrina di un negozio di Como a inizio Novembre. E subito mi è spuntata una lacrima all’occhio… era esattamente identica alla mia cara amica che mi aveva abbandonato! Inutile dire che l’ho portata a casa immediatamente. Perchè questa macchina è speciale, davvero speciale… state a vedere!

Eccola, innanzitutto, completa del suo obbiettivo standard, il mitico Canon FD 50/1,8 nella vecchia versione S.C. con anello di montaggio in metallo (la sigla sta ad indicare il trattamento antiriflesso semplice, mentre gli obbiettivi più pregiati avevano la sigla S.S.C.). Identica in tutto e per tutto a quella che avevo dovuto lasciare… devo dire che in tutti questi anni ne avevo trovate tantissime sui negozi online, ma non era più scattata la scintilla per spingermi ad acquistarla di nuovo, forse anche perchè le avevo trovate con l’obbiettivo nuovo tutto in plastica, e forse anche perchè non le avevo mai riviste da vicino… Mi è bastato vederla e toccarla per innamorarmi ancora una volta di lei!

Parente “povera” delle fotocamerere Canon serie A (di cui la A1 è la più completa, per uso professionale, e di cui la AE-1, anche nella sua variante Program è la più popolare), resta la mia preferita di tutta questa serie. Certo, funziona solo a priorità di diagrammi, non ha la possibilità di impostazione manuale dei tempi, ma ha il vantaggio di essere più leggera e più piccola delle sue “sorelle maggiori”. E poi è di una praticità incredibile: le uniche regolazioni le hai sulla ghiera dell’obbiettivo!

Credits: sirio174

Infatti non dovendo agire sulla ghiera di selezione dei tempi, questa macchina ti permette di far tutto con due dita: basta mettere a fuoco e scegliere l’apertura del diaframma preferita. Se poi ci si trova in una bella giornata di sole, basta lasciare il diaframma piuttosto chiuso (F11 – F16), mentre in ombra basta impostare valori intermedi (F4 – F5,6), ed infine con poca luce tenete l’obbiettivo aperto al massimo (F1.8). A questo punto dovete solo pensare a mettere a fuoco e scattare! Bata una rapida occhiata all’ago dell’esposimetro, per essere certi di non scattare con tempi troppo lenti; io non me ne curo troppo: so che quando l’ago è inclinato verso l’alto scatto con tempi adeguati anche a mano libera (ad 1/30 di secondo l’ago è orizzontale, una situazione al limite).

Credits: sirio174

Qualcuno di voi mi dirà: bene, anche la sua sorellina maggiore, la mitica AE-1 Program fa tutto in automatico, basta impostare la ghiera dei tempi su P e la macchina sceglie da sola tempo e diaframma. Vero, ma la AV-1 da questo punto di vista è nettamente migliore! Infatti nel mirino della AE-1 ci sono dei led che indicano il diaframma scelto, ma non ci sono indicazioni sul tempo di otturazione. E questo può portare a scattare con tempi troppo lenti. Invece nella AV-1 ho l’indicazione in assoluto più importante per evitare il mosso; la scala dei tempi!

Credits: sirio174

Qualcun altro obietterà: come fai quando scatti in controluce se non hai il controllo completo dell’esposizione? … di certo non è comodo giocare sul selettore degli ISO! Beh, sul lato sinistro dell’attacco della baionetta c’è un tastino magico: lo tieni premuto mentre scatti e lei sovraespone in automatico di uno stop e mezzo. Che meraviglia! Con una mano faccio tutto: metto a fuoco, scelgo il diaframma e se necessario sovraespongo… con la mano destra devo solo pensare a premere il pulsante di scatto!

Credits: sirio174

Abituato come sono a guardare dentro oscuri pertugi quali sono i mirini delle mie amatissime macchine sovietiche e della ex D.D.R. (che amo per altri motivi), è sempre per me una piacevole esperienza accostare il mio occhietto a quello della AV-1… è luminosissimo, ampio e con grande copertura del campo inquadrato. Se guardo dentro nel mirino di una Praktica e poi passo in quello della AV-1 è come passare dalle tenebre alla luce! Solo i mirini della mia Pentax ME Super, della mia AE-1 Program e della mia Olympus OM-1 sono altrettanto luminosi!

Credits: sirio174

Come tutte le Canon della serie A, questa macchina, man mano che invecchia, inizia a emettere strani colpi di tosse, poverina, sempra che abbia l’asma ogni volta che viene premuto l’otturatore! Il fischio che sentite non è dovuto ai suoi bronchi irritati, ma è un difetto congenito causato dal lubrificante usato dalla Canon negli anni ‘70 ed ’80; quando si indurisce lo smorzatore dello specchio inizia a sforzare (anche a scapito anche del consumo della batteria, che, a proposito, dura anni ed anni!). Se anche la vostra macchinetta Canon comincia ad avere qualche problema di respirazione potete continuare ad usarla tranquillamente: i tempi di scatto restano inalterati, solo che lo specchio ci impiega un po’ più di tempo a tornare nella posizione di riposo. In rete trovate anche dei rimedi fai da te per risolvere questo problema: vi suggeriscono di inserire una goccia d’olio o un po’ di disossidante nel meccanismo dietro la flangia portaobbiettivo. Ma dai, quando si sta male si va dal dottore, lasciate stare tutti questi consigli dati in abuso di professione medica! Portatela da un riparatore professionista, perchè altrimenti rischiate solo di sporcare i delicati meccanismi della macchina (ed anche la sua componentistica elettronica) risolvendo il problema solo temporaneamente. Serve un lavoro chirurgico di pulizia radicale, per farlo bisogna smontare una buona parte dell’anteriore della macchina, pulire il meccanismo e lubrificarlo con prodotti moderni, che vi garantiranno almeno mezzo secolo di vita senza più problemi respiratori! La mia piccolina appena acquistata cominciava a manifestare qualche piccolo sintomo… l’ho portata subito dal dottore che me l’ha restitutita, dopo una settimanella di ricovero (che pena stare lontano da lei), in perfetta forma! Di certo eviterò di fargli fare una fine precoce come con la mia precedente AV-1, che probabilmente aveva risentito di una colpo di calore (l’avevo dimenticata in auto in piena estate per un’intera mattinata… volevo fare un bagno in mare e l’avevo lasciata sola al suo destino… all’inizio sembrava aver retto il colpo, ma dopo un paio di rullini sono cominciati i problemi all’elettronica… promesso: non lo farò mai più!)

Credits: sirio174

Come potere vedere da queste foto, l’ho subito usata per il mio genere preferito: la street photography: dalla processione per l’inaugurazione del Giubileo, al presepe vivente; dai giochi di luce natalizi, all’attesa per l’arrivo di Babbo Natale (quanta stanchezza e tristezza su molti volti: tra le migliaia di persone in fila per ricevere i doni gratuiti del Comune di Como i sorrisi si contavano sulle punta delle dita di una mano…), ad un artista di strada che interrompe la sua performance di mimo perchè ha ricevuto una telefonata improvvisa, o che offre la sua pistola giocattolo ad un bimbo in mezzo ad una folla in parte curiosa ed in parte frettolosa, per finire poi con alcuni studi sul movimento sulla pista natalizia di pattinaggio e con due artisti di strada (un chitarrista ed un cantante lirico). La sua praticità mi ha permesso di cogliere istanti che avrei perso con una macchina con impostazioni più lente, e nello stesso tempo la grande qualità dell’obbiettivo, la precisione dell’esposimetro e dei tempi di scatto mi hanno permesso di scattare rullini tutti perfettamente esposti in ogni fotogramma.

Credits: sirio174

Ora questa macchinetta, dopo le dure fatiche dei reportage natalizi, sta riposando un pochino dentro la mia vetrinetta… per lasciare spazio ad una piccola e leggera Pentax ME Super dotata di un obbiettivo straordinario: il Takumar 50/1,4. Ma di questa macchinetta, piccola e nera come il mitico pulcino Calimero, vi parlerò in un prossimo articolo. Nel frattempo divertitevi con le vostre lomocamere! Lomo On!

Scritto da sirio174 il 2016-02-08 in #gear #review #canon #8 #italia #canon-av-1 #av-1 #como #user-review #natale #regular-contributor #canon-fd-50-1

5 Commenti

  1. paul2017
    paul2017 ·

    Per caso sapresti spiegarmi perche quando muovo il diaframma non cambia nulla nell'esposimetro (quello che vedo dentro) ???
    Ne ho presa una oggi ma non mi trovo per nulla, per me o e' rotta, o c'e' qualcosa che non capisco.
    Di solito con altre macchine se muovi il diaframma vedi dei cambiamenti nelle velocita scelte, qui no!?....
    Mi hanno fregato o e' una ma cchina ...non adatta a me??
    Non capisco.

    Grazie

  2. sirio174
    sirio174 ·

    @paul2017 Hai una AV-1 o una AE-1? Se è una AV-1, hai impostato il selettore su "A" (ad esempio se è su 1/60 non cambia nulla)? Poi, com'è lo stato delle batterie? Infine: l'hai provata in luce diurna o dopo il tramonto? (Perchè in quest'ultimo caso potrebbe darsi che l'ago resti a segnare tempo lentissimi sopra il secondo). Fammi sapere

  3. paul2017
    paul2017 ·

    Non la uso piu'.
    le canon mi hanno stufato.
    comunque grazie per il tuo aiuto.
    ho visto il mex solo ora.
    have a nice day

  4. juno_
    juno_ ·

    Ciao! Potresti dirmi con Canon Av-1 come posso fare esattamente per eseguire degli scatti a soggetti in movimento senza che le fotografia venga mossa?

  5. sirio174
    sirio174 ·

    @juno_ Ciao, lavora con obiettivo aperto, e controlla la posizione dell'ago (le posizioni 250/500/1000 dell'ago vanno bene, coi tempi più lenti rischi il mosso)

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