Molichrom: Festival della Fotografia Nomade - Terza Edizione

Dal 3 novembre al 10 dicembre il Molise ritorna ad essere il centro della fotografia internazionale e contemporanea con mostre, incontri e workshop.

© Stefano Mirabella

Bruce Chatwin - la cui visione è stata recentemente raccontata nel documentario "Nomad. In cammino con Bruce Chatwin" di Herzog - credeva fermamente che la scomparsa dei popoli nomadi fosse quasi inevitabile nell'era moderna e come conseguenza di questo la fine dell'umanità nel suo insieme, poiché sempre più persone si concentravano nelle metropoli e venivano influenzate negativamente dall'eccessiva presenza della tecnologia. Le narrazioni di Chatwin hanno svolto un ruolo significativo nell'introdurre il concetto di nomadismo culturale nella cultura popolare attraverso le sue storie e i suoi viaggi esplorativi. Lo scrittore ha ispirato molte persone a intraprendere viaggi di scoperta, sia fisici che culturali, e a esplorare il mondo con occhi nuovi.

Anche Molichrom deve molto a Bruce Chatwin per il concetto di nomadismo culturale che ispira il festival dove si valorizza e abbraccia uno stile di vita e di pensiero che mette in primo piano la mobilità, sia essa fisica o mentale, e dunque promuove l'apertura alla diversità culturale e l'esplorazione come mezzo di pace, consapevolezza e ricchezza.

"Per il 2023 abbiamo deciso di dedicare spazio a diverse interpretazioni del tema del nomadismo. In questo contesto, il nomadismo è inteso come una prospettiva culturale e filosofica che sottolinea la natura mutevole del mondo, il suo continuo cambiamento, un perpetuo passaggio di stati, l'incontro e l'ibridazione di molteplici prospettive." Eolo Perfido, direttore artistico del festival.
© Michael Yamashita

Gli ospiti di quest'anno sono maestri e compagni di un viaggio intorno ad un mondo in movimento. La mostra "Sulle tracce di Marco Polo" di Michael Yamashita ripercorre le orme del leggendario esploratore in un'avventura contemporanea attraverso gli affascinanti territori dell’Asia centrale, circondati per secoli da un’aura mitica e leggendaria. Seguendo il percorso tracciato nel Milione, Yamashita si immerge negli scenari, nelle città e nelle culture più disparate e rivela i cambiamenti e le sfide affrontate nei vari territori nel corso dei secoli. Partendo dall'Italia, la patria di Marco Polo, il fotografo intraprende la via percorsa dal mercante nel XIII secolo e attraversa regioni come Turchia, Iran, Afghanistan, Birmania, Cina e India. Michael Yamashita, fotografo giapponese-americano noto per il suo lavoro in National Geographic con una selezione del suo lavoro Marco Polo curato da Biba Giacchetti e Melissa Camilli di Sudest57.

Durante il festival si potrà partecipare a diversi incontri: venerdì 3 novembre con Michael Yamashita e Biba Giacchietti, moderatrice di questo “incontro con l’autore”, un'occasione per scoprire e comprendere meglio il passato e il presente di queste affascinanti terre attraverso gli occhi del fotografo stesso. Sabato 4 novembre ci sarà un incontro sull'Intelligenza Artificiale con Maurizio Beucci, Head of Leica Akademie Italy e Lorenzo Razzino, videomaker ed esperto di Artificial Intelligence che, insieme al direttore del Festival Eolo Perfido, illustreranno limiti e opportunità dell’intelligenza artificiale in fotografia. I fotografi Stefano Carnelli e Giuseppe Nucci invece, parleranno di transumanze a confronto partendo dai loro rispettivi libri sull’argomento.

© Stefano Mirabella

Sabato 4 e domenica 5 novembre saranno due giorni dedicati al workshop "Il Punto di Vista" a cura di Stefano Mirabella, uno dei migliori street photographer italiani.

Immancabile il fiore all'occhiello del Festival che vuole promuovere il territorio e valorizzarlo insieme alle sue risorse: il Molichrom: Lab, una mostra collettiva realizzata dai soci delle associazioni fotografiche locali, che si sono confrontati sul tema del “Ritorno in Molise”, raccontando in una mostra per immagini Storie di Resistenza. Le associazioni fotografiche che hanno aderito sono: Centro per la Fotografia Campobasso "Vivian Maier", Associazione Culturale Fotografica "6 Torri - Tommaso Brasiliano", Officine Cromatiche Fotoamatori Isernia. Artisti con esperienze molto diverse e prospettive disparate offrono un'occasione unica per sfidare il nostro sguardo ed esplorare ciò che possiamo definire lo sguardo nomade. Questa mentalità sfida le norme sociali e abbraccia l'idea di apprendimento attraverso il movimento e l'incontro con culture diverse. È la filosofia di coloro che abbracciano uno stile di vita nomade, viaggiando in tutto il mondo, o di coloro che sono disposti a spostarsi mentalmente e culturalmente per ottenere una comprensione più profonda del mondo. La fotografia è un "viaggio immobile" che ci consente di vedere ciò che altri hanno già esplorato prima di noi.

Molichrom quest'anno si arricchisce di una importante collaborazione con Fondazione Banco Napoli che finanzia lo spin-off del Festival dedicato al Sociale: insieme all'associazione del quartiere San Giovanni di Campobasso verranno infatti coinvolti 20 ragazzi per un percorso di formazione sulla street photography. L'obiettivo è quello di avvicinare i ragazzi e le ragazze dei quartieri più periferici al mondo della fotografia come mezzo di narrazione ed emancipazione.


Trovi il programma completo del festival su www.molichrom.com.

Scritto da melissaperitore il 2023-11-03 in #cultura #news #fotofestival #festivaldifotografia

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