Un Sud Diverso: Le Foto di Mariangela Addolorata Petrera su pellicola Berlin Kino

Mariangela Addolorata Petrera è, come lei stessa si definisce, “una provinciale” che ha provato a raccontare su pellicola Berlin Kino 35 mm una realtà diversa da quella che stereotipicamente si associa all'estate nel Sud Italia. Guarda le foto e leggi l'intervista qui sotto.

© Mariangela Addolorata Petrera

Ciao Mariangela, benvenuta sul nostro magazine! Potresti presentarti ai nostri lettori?

Un caro saluto a tutta la community! Sono felicissima di poter interagire con voi, essere pubblicata sul vostro magazine è un grande piacere e onore per me. Mi chiamo Mariangela Addolorata Petrera e vengo da Palagianello, un impercettibile microcosmo in provincia di Taranto. Sono una studentessa ventiduenne in Lettere, Arti e Spettacolo all’università di Bari e studentessa di cinema per vie trasversali da quando ho diciannove anni. Sono un’aspirante regista e lavoro nella distribuzione cinematografica di cortometraggi.

© Mariangela Addolorata Petrera

Raccontaci del tuo background fotografico: quando hai iniziato il tuo viaggio nel mondo della fotografia?

Sin da bambina ho sentito l’esigenza di esprimermi in qualche modo, laddove le mie parole o la realtà non arrivavano. I mezzi sono sempre stati tra i più svariati; qualsiasi cosa che potesse essere una trasposizione concreta di quello che avevo in testa. Ancora oggi ogni mio progetto – che sia un racconto, una sceneggiatura, uno sketch o una serie di foto – segue un percorso autoriale e biografico, l'esigenza costante di comunicare qualcosa. Quindi, non posso dire con esattezza quando io mi sia avvicinata alla fotografia; di certo, posso dire di aver acquistato la mia prima macchina fotografica digitale a diciassette anni e la mia prima macchina fotografica analogica usa e getta a diciotto. Da lì, sono seguite innumerevoli sperimentazioni e prove, fino a quando un anno e mezzo fa ho abbandonato definitivamente il digitale e mi sono dedicata completamente all’analogico. Ho capito che la fotografia analogica è il mezzo migliore per raccontare le mie idee. In un mondo in cui tutto sembra destinato all'oblio, la fotografia analogica per me rappresenta un atto sovvertivo di resistenza per non sparire completamente.

© Mariangela Addolorata Petrera

Nei tuoi scatti il tema della provincia assume un ruolo centrale, come in questa serie "Estate Sudditalia – Cacciatori di sole". Raccontaci la storia dietro queste foto.

Io sono una provinciale. Non perché io abiti ancora in una provincia pugliese ma perché, quando nasci in un paese di 7.000 abitanti la provincia te la porti dietro, dentro, e addosso. I tuoi occhi continuano a trovare la provincia ovunque, involontariamente, anche tra colate di cemento. Le mie foto sono radici cresciute in metri quadri di terreno infertile e vogliono fungere da appunti, da post-it, da dettagli dimenticati. Ora, provare a spiegare la provincia del sud Italia è come provare a srotolare un gomitolo di filo spinato: si finisce inevitabilmente con le mani vuote e ricoperte di sangue, a causa delle innumerevoli contraddizioni.

In questa serie “Estate Sudditalia – Cacciatori di sole”, ho tentato di far emergere una realtà diversa dalla tipica narrazione dell’estate al sud. L’estate nella provincia significa anche desolazione, significa vagare per tutta la sera avanti e indietro per una piazza. Notti in cui come una carpa blu pensi di muoverti controcorrente e invece non ti accorgi di essere solo un’ostrica attaccata allo scoglio. L’estate nella provincia significa anche passare tutta la giornata in un acquapark, perché i lidi privati vicino al mare sono ormai solo per i turisti abbienti che possono permetterselo. Solo a pochi km da quel parco acquatico nelle mie foto in cui la gente più disparata fa ginnastica in piscina, vi è l’Acquapark Atlantide, dimenticato sotto la polvere da qualche parte di indefinito nella Basilicata. Rudere di una città perduta, vi sono i grandi scivoli e le fontane di plastica, i pilastri di cemento e i locali vuoti, schegge di quello che doveva essere un grandioso tempio di neoclassico stile e invece quello che resta del parco è diventato rifugio dei disperati, come testimoniano le tracce di umanità al suo interno. La visione del futuro che ho avuto negli anni è stata spesso avvilente. Eppure, il mio sguardo è rimasto dolce e in un certo senso ottimista. E in questo, ecco esumato il sud come tutti lo conoscono: una bellezza sfrontata, testarda e immortale.

© Mariangela Addolorata Petrera

Hai realizzato questa serie su pellicola Berlin Kino 35 mm. Sei soddisfatta dei risultati ottenuti?

La pellicola Berlin Kino 35mm si è prestata meravigliosamente per la realizzazione del mio progetto. È ispirata al nuovo cinema tedesco nella Berlino degli anni 60', e i suoi toni bianchi e neri regalano un effetto senza tempo alle immagini cinematiche, una scelta più che sapiente in relazione al mio percorso! Le pellicole Lomography sono ormai la mia prima opzione, sempre. Per quanto riguarda la questione della soddisfazione personale, sono un’eterna insoddisfatta.

Hai qualche progetto in programma che vorresti condividere con la nostra Community?

I progetti che ho in mente sono tantissimi e sempre nuovi. Sono una persona costantemente sovrappensiero. Se c’è una cosa (tra le tante) che mi ha insegnato la fotografia analogica è avere pazienza, e sono eternamente grata a quest’arte per questo. Spero di aggiornarvi presto, sarete i primi a saperlo tramite le foto del mio profilo Lomography <3


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Scritto da ludovicazen il 2023-10-20 in #gear #persone

Maggiori informazioni

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