Lo Sguardo di Alexander Gonzalez Delgado attraverso la LomoApparat (NSFW)

Alexander Gonzalez Delgado, autore della serie Apnea scattata con la fotocamera Analogue Aqua, recentemente esposta a Castelfranco Veneto presso lo Spazio Zephiro, torna sul nostro magazine per condividere con noi alcuni dei suoi bellissimi scatti realizzati con la fotocamera LomoApparat. Scoprile insieme a noi!

Ciao Alexander, bentornato sul nostro magazine! A cosa ti sei dedicato di bello nell'ultimo periodo?

Ciao. È sempre un onore e un piacere ritornare a condividere pensieri e immagini con voi e per l’ennesima volta ti ringrazio di cuore. Ci eravamo lasciati poco più di un anno fa che ero ancora un “lupo” che apparteneva al branco “Patient Wolves”. Purtroppo ci siamo separati e io ho continuato il mio percorso solitario portando avanti vecchie idee con nuove impulsi, contaminando e contaminandomi di vita.

Qualche mese fa si è tenuta a Castelfranco Veneto presso lo Spazio Zephiro l'esposizione della tua serie “Apnea”, realizzata con la fotocamera Lomography Analogue Aqua. Com'è andata?

È stato meraviglioso. I ragazzi di Genze hanno solidificato un movimento culturale nel loro territorio di tutto rispetto. Oltre a essere loro stessi artisti, creano e condividono eventi dal teatro alla fotografia, dal cinema alla letteratura, dalla danza alla musica e hanno a disposizione uno spazio magico: Spazio Zephiro. Quindi, in un contesto del genere, puoi immaginare che la mostra “Apnea” sia stata accolta e supportata egregiamente. Infatti adesso sta trovando nuove mete geografiche che in futuro ti racconterò.

Hai di recente pubblicato sulla tua LomoHome due album magnifici. Ci racconteresti l'idea dietro la serie ProcidApparat, realizzata con la fotocamera LomoApparat?

Dietro a ProcidApparat c’è una connessione forte con Lomography e con quell’isola. La prima volta che sono stato a Procida era il 2021. In quel periodo appartenevo ancora a Patient Wolves e stavamo creando un numero speciale in collaborazione con voi di Lomography Italia. Ricordo che sono sbarcato là con la valigia piena di rullini vostri: Redscale, LomoChrome Metropolis, LomoChrome Purple e pellicole Kino, che mi hanno permesso di creare una serie che rispecchiava in pieno le sensazioni che mi arrivavano dal luogo. Roccia, acqua, pelle croccante , vegetazione mediterranea, mare cristallino calmo e mosso, simpatia Campana, sabbia oscura, vento, girare tutta l’isola a piedi… Insomma, tanti fattori che mi hanno sedotto. Di fatto, la serie proposta da me presente nella Fanzine Special Lomo era composta d’immagini scattate a Procida. Poi ci sono tornato di nuovo recentemente, due anni dopo la prima volta, e di nuovo con tanti rullini Lomography, però con qualche novità: oltre a quelli della prima volta ho inserito nel bagaglio anche LomoChrome Turquoise, LomoChrome Color '92 e la strepitosa LomoApparat. Una idea precisa in fondo non c’era, soltanto un bisogno di racconto “onthesea” con tanta voglia di sperimentare e il piccolo vantaggio di conoscere già il posto. Quindi sono andato alla ricerca di nuovi spazi cercando di guardare con un occhio diverso quelli che già conoscevo e in questo mi ha aiutato molto la LomoApparat.

L'altra serie, PeriferiApparat, si discosta dall'ambiente marino e mostra dettagli di corpi, volti, paesaggi. Cos'hai voluto catturare con questi scatti?

Ecco. Qui siamo al mio primo incontro con l’Apparat. Ho creato una serie che raccontasse un po’ quello che accadeva intorno a me in ogni momento. Praticamente per un mese l’ho tenuta sempre in tasca e ho immortalato diverse situazioni: da set fotografici con amici e modelli a passeggiate di svago al lago o visite a musei. E adesso che ne parliamo mi sono ricordato che avevo diviso la serie in due, visto la quantità di materiale che ne avevo tirato fuori, ho diviso il colore dal bianco e nero. Magari nei prossimi giorni troverò un momento di calma e pubblicherò “MonoPeriferiApparat”.

Hai sperimentato inoltre con alcune funzioni creative della fotocamera, come la modalità di esposizione multipla e il filtro Caleodoscopio. Questi scatti danno un tocco magico e misterioso alla serie. Com'è stata l'esperienza con la fotocamera?

In poche parole: dipendenza assoluta. Mi permette di sperimentare cose che con la mia Canon FTb non faccio e crea un discorso parallelo aggiuntivo a quello che sto creando. La doppia esposizione riesco a farla con la Apparat molto più facilmente e il filtro caleidoscopico, tra l’altro cieco, perché non vedi in tempo reale cosa sta combinando finché non sviluppi (d’altronde rispecchia alla lettera la filosofia Lomography), mi esalta assai dandomi nuovi stimoli creativi.

Hai qualche progetto in programma che vorresti condividere con la nostra community?

Guarda, ti anticipo soltanto che arrivano due mesi stupendi dove participerò a un paio di mostre a Parigi. Non posso dire ancora altro ma a breve ci saranno tutte le informazioni.

Grazie Alexander per aver condiviso con noi questi scatti! Seguilo su Instagram e sulla sua LomoHome.

Scritto da ludovicazen il 2023-10-25 in #gear #persone