Around the World in Analogue: Marrakech

In questo nuovo appuntamento di Around the World in Analogue Gianluca Fiore ci racconta cos'ha reso indimenticabile il suo ultimo viaggio a Marrakech attraverso le sue parole e le sue fotografie su pellicola.

LomoHome: @gianlucaflower
Instagram: gianlucaflower
Fotocamera: Yashica FX3
Pellicola: Kodak Portra400

Era da un po' che avevo voglia di visitare il Marocco, l'idea dei suoi colori, delle spezie, della cultura e della sua tipicità mi hanno sempre attratto. Così, con la mia fidanzata, abbiamo deciso di organizzarci e, a fine Ottobre, periodo ideale, dopo qualche ora di volo ci troviamo catapultati a Marrakech.

Appena arrivati ci rechiamo presso il nostro alloggio appena fuori la Medina...ci siamo già persi. I vicoli di Marrakech creano dei labirinti dove può sembrare difficile orientarsi, ma l'impatto è positivo: era proprio quello che mi aspettavo. Inoltre, la gente del posto è disponibile e pronta a darti una mano. Il nostro alloggio è un tipico Riad Marocchino, ma rivisitato in chiave moderna: perfetto!

Passiamo la prima giornata in giro per la Medina, addentrandoci nei vari Suq, aree coperte e semi coperte suddivise in zone specializzate nella vendita di specifiche tipologie di merce, e dove veniamo invitati ad acquistare qualsiasi cosa: dalle spezie ai tappeti, dalle lampade ai gioielli. E proprio in questi luoghi che abbiamo i primi forti impatti con i colori. Giungiamo in seguito nella piazza principale di Marrakech, Jemaa el Fna: qui siamo inondati da un mare di gente, turisti e non, e da un rumore incessante che si sviluppa da tutto ciò che accade in piazza. Il mercato alimentare occupa il centro della piazza, ed è possibile assaggiare tutti i piatti tipici della tradizione marocchina. La piazza è viva come poche cose: le persone passeggiano, mangiano, si riuniscono attorno a chi suona o a chi incanta i serpenti...sì, ci sono gli incantatori di serpenti! Nonostante la gente del posto sia un po' avversa a farsi fotografare ed alla fotografia in generale, non riesco a non catturare questi momenti di vita. Decidiamo quindi di cenare e di chiudere la prima giornata.

Il secondo giorno lo dedichiamo alle visite dei luoghi di attrazioni di Marrakech. I Giardini di Majorelle sono una bomba di colori che esplodono e ti riempiono gli occhi. Il palazzo El Bahia e la Madrasa di Ben Youssef sono due strutture stupende che racchiudono la semplicità e l'eleganza dell'architettura marocchina.

Ci rechiamo in seguito nuovamente in piazza Jemaa el Fna con l'obiettivo di godere del tramonto da uno dei rooftop che circondano la piazza, sorseggiando il classico thè locale. L'arancio del tramonto si fonde con l'arancio delle mura della città ed i rumori della piazza fanno da sfondo mentre il sole cala. Abbiamo scelto di trascorrere una notte in più a Marrakech per vivere un'esperienza completa e trascorrere una giornata tra escursioni nel deserto roccioso di Agafay.

La cosa che più mi ha colpito di Marrakech, oltre ai magnifici colori e odori, è la semplicità e la facilità con la quale si riescono a cogliere attimi di vita quotidiana nel caos che caratterizza la città. Se dovessi racchiudere questo viaggio e Marrakech in 2 parole, direi: caos ordinario.


Grazie Gianluca per aver condiviso con noi il tuo diario di viaggio!

Scritto da melissaperitore il 2024-03-29 in #around-the-world #pellicola #marocco #around-the-world-in-analogue

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