Lomography x Artika: VIVIAN MAIER, Shadows and Mirrors - Intervista a Chiara Vitellozzi

In concomitanza con la mostra appena conclusasi VIVIAN MAIER, Shadows and Mirrors, insieme ad ARTIKA e diChroma Photography - enti organizzatori dell'esposizione - abbiamo voluto coinvolgere gli appassionati di fotografia in una nuova sfida. Gli artisti selezionati per questa Open Call sono stati invitati ad ispirarsi agli autoritratti di Vivian Maier per creare nuove fotografie con le nostre pellicole e la nostra fotocamera medio formato Diana F+. In questa intervista, Chiara Vitellozzi ci mostra le foto realizzate e ci spiega l'idea dietro il suo progetto.

© Chiara Vitellozzi - Diana F+ e LomoChrome Metropolis 120

Ciao Chiara, benvenuta sul nostro Online Magazine! Potresti fare una tua piccola presentazione per i lettori del nostro Online Magazine?

Ciao a tutti e grazie per quest’intervista! Sono toscana di origine, da qualche anno trasferita a Milano. Sono una fotografa e mi occupo, nell’ambito commerciale, di matrimoni e ritrattistica nel settore privato. In parallelo tengo laboratori di fotografia e post produzione in una scuola di Milano (Bottega Immagine) e all’Istituto Europeo di Design IED. Come lavoro di ricerca, invece, mi concentro sul corpo nell’autoritratto, di recente è uscito un libro sui miei lavori chiamato “Sleeping with ghosts” edito da Self Self Books e curato da Claudio Composti.

Raccontaci del tuo background fotografico: quando hai iniziato il tuo viaggio nel mondo della fotografia?

E’ iniziato relativamente tardi (2004 se non ricordo male) ed in modo ben poco romantico: ero all’università (ho una formazione di architetto) e per esigenza ho dovuto fotografare dei cantieri in costruzione. Da lì ho iniziato da autodidatta ad avvicinarmi al mezzo e ad approfondire studiando da sola e frequentando corsi e professionisti all’interno della mia facoltà universitaria.

© Chiara Vitellozzi - Diana F+ e LomoChrome Metropolis 120

Cosa ti ha spinto a mandare la tua candidatura per partecipare a questo progetto speciale in collaborazione con Artika in concomitanza con la mostra di Vivian Maier?

Sicuramente la curiosità di provare una forma espressiva molto differente da ciò che uso abitualmente. E poi il tema dell’ombra e del riflesso mi ha attirato molto, è affine a ciò che mi piace da sempre indagare.

Nelle foto di Vivian Maier troviamo molto spesso la proiezione della propria silhouette e la propria rappresentazione attraverso specchi: quale significato hanno per te gli autoritratti?

L’autoritratto è spesso indagine di un mondo interiore in continuo cambiamento ed in continuo adattamento con ciò che scorre all’esterno. Uso me stessa ed il mio corpo per raccontare una relazione con il mondo esterno, con tutto ciò che è mutevole (la luce, la pelle, la memoria, la perdita).

Per questi scatti hai utilizzato la nostra fotocamera medio formato Diana F+: quali sono le caratteristiche che hai apprezzato maggiormente?

Il fatto che dia una sensazione di leggerezza quando la usi. Ti suggerisce proprio di lasciarti andare, non pensare troppo, di usarla e raccontare quello che vuoi.

Possiamo notare alcune importanti infiltrazioni di luce in questa serie: li consideri elementi di disturbo o piacevoli errori?

L’errore a volte può sorprenderti piacevolmente e penso sia stato questo il caso. La cosa bizzarra è che l’effetto finale è molto etereo, onirico, visionario; più vicino forse a quello che volevo ottenere rispetto a come mi ero immaginata inizialmente il risultato finale.

© Chiara Vitellozzi - Diana F+ e LomoChrome Metropolis 120

Parlarci del concetto dietro queste foto.

La mia intenzione è stata di provare a trasportare l’osservatore in un mondo non reale. Una sorta di viaggio non definito, dove non si capisce cosa sia vero e cosa no, quale sia il confine tra vissuto o immaginato.

Quali tecniche creative hai sperimentato per questo progetto? La tua ricerca ha portato a qualche scoperta interessante di cui vorresti parlarci?

Ho sperimentato qualche doppia esposizione, linguaggio affascinante e vicino al tema sogno/ricordo. Ho usato anche lo specchio per ottenere degli effetti e riflessi di luce sul soggetto.

Hai progetti o collaborazioni interessanti in programma legati alla fotografia?

Attualmente sto lavorando ad una serie di ritratti e autoritratti in pellicola, sperimentando la tecnica della cianotipia.


Guarda tutti i lavori di Chiara sul suo profilo Instagram e rimani aggiornato sulle prossime mostre di Artika in programma su www.artikaeventi.com.

Scritto da melissaperitore il 2023-07-19 in #diana-f #medio-formato #pellicole-lomography #mostrafotografica #open-call #vivianmayer

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