Viaggio Nella Splendida Venezia con Alessandro Zarotti
1 Share TweetDopo il viaggio romano, Alessandro Zarotti ci accompagna attraverso le sue fotografie su pellicola in un'altra meravigliosa ed unica città italiana: Venezia!
Bentornato Alessandro! Come promesso ai nostri lettori nella tua prima intervista, questa tua nuova serie ci porta direttamente tra i canali veneziani! Questa volta quale fotocamera hai utilizzato?
Di nuovo ciao Lomography! Sì, questa volta mi sono divertito a Venezia, e per farlo ho utilizzato tre macchine fotografiche, ma quella che ho utilizzato per quasi tutte le pellicole è stata una Contax G1 che ho recentemente acquistato. E’ una macchina fotografica veramente incredibile e me ne sono innamorato dal primo istante. E’ piccola, rapida, precisa , il suo esposimetro non sbaglia un colpo e il suo autofocus (per quanto questo sistema fosse ancora agli albori) è molto valido. E’ sicuramente il miglior acquisto fotografico che ho fatto. Per il resto poi la mia fedele Mamiya 645 1000s con due rulli da 120 montati e un nikon FG20, su cui montavo pellicole più rapide per la sera.
Per realizzare la serie di Roma eri alla ricerca di nuovi punti di vista e di angoli della capitale che non avevi mai esplorato prima. Per questa serie invece cosa cercavi?
Ero stato una sola volta a Venezia ed ero piuttosto piccolo, non la ricordavo per niente. Ho cercato di trovare l’essenza della città. La sua vera natura, l’acqua, i canali, i pinti, le gondole, ma anche i gondolieri, i Bacari e i cicchetti. Con l’aiuto di qualche amico veneto e la grande pazienza della mia ragazza mi sono spinto un po' oltre l’inquadratura di rito e ho trovato nuovi angoli o semplicemente nuovi luoghi da cui visitare Venezia. Le foto sono infatti molto varie e passano da luoghi molto famosi ad altri meno e più autentici, che ci ricordano il fatto che a Venezia non ci sono solo bancarelle a turisti, ma anche una storia millenaria e abitanti dalle tradizioni molto forti.
Credi saresti ugualmente soddisfatto se avessi usato una fotocamera digitale?
Assolutamente no. E lo dico con fermezza. Avevo circa 5 rullini in tutto, ho scattato e sviluppato circa 150 frames. Possono sembrare tanti, ma in realtà, se comparati a quanti se ne scattano con una fotocamera digitale, sono davvero pochi. Ho cercato di studiare e comporre ogni foto utilizzando cultura fotografica ma anche curiosità e pazienza, mentre al mio fianco persone di ogni tipo scattavano con grandi reflex centinaia di foto al minuto. Le inquadrature non sono casuali e frettolose, e questo a mio modo di vedere aumenta il valore della fotografia stessa, dandole un valore più ampio e profondo.
Cosa ti spinge a scattare su pellicola piuttosto che in digitale?
Proprio quello che dicevo qui sopra. Tra le tante cose per cui la pellicola mi ha rubato il cuore ci sono sicuramente il maggiore studio e la cura che viene data ad ogni fotografia, fatto dovuto ai pochi scatti che si hanno a disposizione, che rendono ogni foto unica. Ho fatto due o al massimo tre scatti a Rialto, non 100! Non potevo “permettermelo”, per scelta ovviamente, e questo mi permette sempre di riflettere sul premere o no il grilletto della macchina fotografica.
L’attesa nel vedere le fotografie è un’altra di quelle cose che mi ha stregato. Quanto è bello andare dal fotografo, consegnare 3, 4 o 5 rullini che ti aspetti usciti in un modo per poi vedere che alcune foto non le ricordavi o non pensavi di averle scattate così? O notare con soddisfazione che quella foto che cercavi di fare per tutto il soggiorno è venuta proprio così, come te la eri immaginata? Per me aprire i negativi è un esperienza unica, incredibilmente emozionante. In ultimo, per mio gusto personale, amo i toni cromatici caldi e veritieri della pellicola e penso siano irricreabili con il digitale.
Prima Roma adesso Venezia...non c’è due senza tre! Quale altro viaggio analogico ci regalerai?
Prossima tappa Sicilia! Ad agosto però, e non vedo l’ora. Sono stato lo scorso anno con alcuni amici a Palermo e dintorni e mi sono innamorato di quella terra. Questa volta altra cosa, Catania, Siracusa e Noto. Vediamo come riuscirò ad imprimere le tradizioni sicule sulle mie pellicole!
In attesa del suo prossimo diario di viaggio analogico attraverso l'Italia, segui Alessandro sul suo profilo Instagram e sul suo sito.
Scritto da melissaperitore il 2021-06-28 in #gear #luoghi #venice #venezia
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