Apnea: il Progetto Fotografico di Alexander Gabriel

Alexander Gabriel ci parla del suo ultimo progetto fotografico interamente scattato su pellicola in cui affronta il tema degli attacchi di panico. Scoprilo attraverso questa intervista.

© Alexander Gabriel

Ciao Alexander! Potresti fare una tua piccola presentazione per i lettori del nostro Online Magazine?

Ciao Lomography! Vivo a Milano e sono un fotografo, o meglio, vivo a Milano e sono un ragazzo, che attraverso la fotografia è entrato in contatto con la vita e con il mondo. Questo piccolo attrezzo con due specchi è il modo con cui entro in connessione con le persone e le loro storie. Cerco di raccontarle attraverso quello che sono io, attraverso il
mio sguardo.

© Alexander Gabriel

Raccontaci del tuo background fotografico: quando hai iniziato il tuo viaggio nel mondo della fotografia?

E’ iniziato come un gioco in giovanissima età, senza darci troppa importanza. Con il passare del tempo fotografare è diventata un'esigenza, qualcosa che mi permette di comunicare quello che ho dentro.

© Alexander Gabriel

In un'era innegabilmente digitale, cosa ti spinge a fotografare su pellicola?

Non vorrei parlare di quanto è bella la pellicola rispetto ad un file zip-jpeg-tiff perchè non mi interessa. Quello che è davvero importante per me è il metodo di lavoro: la fotografia analogica è lenta e semplice. Lenta, perchè finito un rullo dobbiamo svilupparlo e scansionarlo (o stamparlo), questo tempo di attesa inevitabile ci permette di dimenticarci di quello che abbiamo fatto, meditare e tornare a guardare con altri occhi le fotografie. Tempi del tutto lontani da quelli con cui oggi facciamo, guardiamo e elaboriamo ogni cosa.

Semplice, perchè con una macchina analogica, per assurdo, dobbiamo preoccuparci di pochi aspetti “tecnici” e possiamo concentrarci su quello che vogliamo trasmettere
veramente con quella fotografia. Credo che il digitale, in principio, abbia pensato di semplificare il processo fotografico eliminando tutti quegli “inutili” passaggi macchinosi che a mio avviso erano la parte più importante di fare fotografia.

© Alexander Gabriel

Queste foto fanno parte del tuo nuovo progetto fotografico intitolato Apnea: ci spieghi di cosa si tratta e com'é nato?

“Apnea” è un progetto fotografico che tratta il tema dell’attacco di panico, un tema che mi riguarda da vicino. Il motivo che mi ha spinto a fare questo progetto è stato il voler
comunicare questo disagio mettendomi a nudo di fronte a me stesso. E’ stato un po’ come guardarsi dentro, in profondità, e perdersi. Per questo motivo ho scelto di fotografare sott’acqua, per perdere il controllo, lasciarmi trasportare solamente dal flusso di quell’emotività straziante.

Quale fotocamera hai usato per questa serie?

Ho usato una Nikonos V.

© Alexander Gabriel

Sul tuo sito scrivi: "La fine e l’inizio del processo artistico vede il suo compimento nella mia camera oscura a Milano. E’ li che mi sento davvero libero di esprimermi e posso lasciarmi trasportare da ciò che l’emulsione rivela. In un mondo che va veloce, troppo veloce, la fotografia analogica mi ha permesso di fermarmi, riflettere e concentrarmi sull’essenziale." Hai una tua camera oscura o ti appoggi a qualche laboratorio? Nel primo caso, ci spieghi quando hai deciso di crearla e quali sono le sfide nel 2021 nell'avere una propria camera oscura?

Ho una camera oscura nel mio studio a Milano. Ho deciso di crearla quando ho capito che quel momento di sospensione e isolamento era fondamentale per il mio processo
creativo. In quel momento può succedere qualsiasi cosa, ogni fotografia prende nuova vita, la svincolo dal momento in cui l’ho scattata e la rielaboro con quello che ho in testa
in quel momento. Le sfide nel 2021 sono scegliere di rallentare in un mondo che ogni giorno ti urla all’orecchio di correre, non è semplice da accettare.

Hai progetti o collaborazioni interessanti in programma?

Si, sto lavorando ad alcuni progetti che a modo loro sono collegati ad “Apnea”. Non so ancora come si svilupperanno ma ho molta fiducia.

© Alexander Gabriel

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Scritto da melissaperitore il 2021-12-13 in

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