Le Strade Parigine Catturate su Pellicola Metropolis da Agnese Carbone

La fotografa e cantante Agnese Carbone, in arte Agnemag, ci accompagna tra le strade parigine grazie ai suoi scatti su pellicola LomoChrome Metropolis. Conosciamola meglio attraverso questa intervista.

© Agnese Carbone

Ciao Agnese, benvenuta! Potresti fare una tua piccola presentazione per lettori del nostro Online Magazine?

Ciao! Mi chiamo Agnese, in arte Agnemag, ho 22 anni e sono nata e cresciuta a Milano. Le mie due passioni più grandi sono la fotografia e la musica. La prima sta pian piano diventando una professione, e nel mentre studio alla Bauer a Milano e lavoro con mio padre che è liutaio.

Parlaci del tuo background fotografico. Qual è la tua storia? Quando hai iniziato a fotografare?

Ho iniziato a fotografare a 18 anni, per il mio compleanno mi sono regalata una macchina fotografica, una normalissima Nikon d3200. L’avrei voluto fare molto prima dei 18 anni, ma meglio tardi che mai. E’ stato un gesto che, nel suo piccolo, ritengo centrale nella mia vita: autonomamente ho deciso di comprarmi una macchina con la consapevolezza di non sapere nulla di questo mondo ma con la voglia di imparare tutto. Da lì mi sono messa in gioco, mi piaceva tantissimo: le mie prime foto rimandavano, ahimè, ad un immaginario un po’ “tumblr”, emozionale, ma inizialmente era proprio per creare immagini di quel tipo che volevo fotografare. Dopo un anno mi sono appassionata al rullino e al mondo dell’analogico. Ho lasciato il digitale e pian piano mi sono costruita uno stile, un altro immaginario, cominciando a variare i soggetti delle mie foto, sperimentando, imparando, sbagliando, tirando madonne per i rullini che non escono come vorrei io. Oggi lavoro con musicisti emergenti principalmente, ideando e creando con loro un progetto visuale ad hoc.

© Agnese Carbone

Questi meravigliosi scatti sono stati realizzati con la Pellicola Metropolis: quali sono le caratteristiche che più ti hanno colpito?

Ho deciso di aspettare di andare a Parigi per scattare queste foto perchè ero sicura della bellezza dei colori della pellicola, che sarebbero stati un po’ sprecati se le avessi scattate a Milano. Mi ha stupito che, in alcune foto, ha retto così bene anche un po’ più di buio, come in metro o alla blue hour (che poi era già quasi sera).

Quale fotocamera hai utilizzato per queste foto? E quale attrezzatura porti sempre con te nei tuoi viaggi?

Ho usato una Nikon f3 con un nikkor 85mm f/2. Nei miei viaggi porto con me sempre un sacco di rullini, pellicole, rullini, rullini, rullini, rullini e infine rullini.

Nel tuo profilo Instagram troviamo molti autoritratti: che significato hanno per te?

Gli autoritratti mi ricordano che sono sempre (anche quando fotografo altro) sia dietro che davanti all’obiettivo, è come una piena presa di consapevolezza di esserci, un’affermazione: io esisto.

© Agnese Carbone

Anche le esposizioni multiple sono un segno distintivo della tua fotografia: come nasce la passione per questa tecnica?

Com’è nata non mi ricordo, so solo che ad un certo punto la situazione mi è sfuggita di mano e ho voluto ideare un intero progetto sulle doppie esposizioni. Innanzitutto pensarle e realizzarle è divertente: possono uscire tantissime cose belle e interessanti, si può sperimentare tantissimo e poi è un esercizio di precisione, che lo rende super formativo. Penso che la doppia esposizione del ragazzo con gli occhiali sia uno dei punti di arrivo della precisione di cui parlo hehe. Mi piace calcolare la luce e figurarmi dove ci sarà più scuro (e quindi dove la seconda foto risulterà di più) e dove invece la seconda foto non si vedrà perchè troppo chiaro. Adoro la sensazione di sfuggevolezza dei soggetti della foto, che diventano quasi fantasmi. Due fantasmi, magari pure opposti, che possono coesistere insieme. E da lì tutte le speculazioni del caso.

Chi sono gli artisti che segui e da chi-cosa trai ispirazione per le tue foto?

É una domanda difficile a cui non so rispondere con dei nomi specifici. Seguo e mi faccio ispirare da molte cose diverse, che trovo sui libri di fotografia, girando per le mostre, e anche su instagram. Ultimamente mi sto interessando molto al lavoro di John Coplans sugli autoritratti.

In questo momento sulla nuova piattaforma Selfself Book si può finanziare un tuo libro fotografico dal titolo "Sbava Piangi Ama". Ci parli di questo progetto?

Sulla piattaforma SelfSelf Books è attiva fino all’8 dicembre una campagna crowdfunding per la realizzazione del mio primo libro fotografico, il cui titolo è “Sbava Piangi Ama”. Questa frase per me è un po’ promemoria di vita, per non scordarsi mai di vivere le emozioni a pieno anche quando fa male. Il progetto si divide tra doppie esposizioni scattate a varie persone con cui ho un rapporto stretto, e pagine dei miei sketchbook, che funzionano per me come una sorta di elaborazione emotiva di tutti gli incontri che faccio e i rapporti che vivo. Il libro non vuole strettamente raccontare i fatti miei, ma più trasmettere una sensazione immediata che rimanda alla natura strutturalmente paradossale del nostro rapporto con l’Altro e la nostra modalità di reagire ad essa.

© Agnese Carbone

Fotografa ma anche talentuosissima cantante: ti va di condividere con i nostri lettori qualche tuo pezzo-video? Hai collaborazioni in programma?

Hehe. Le cose serie le ho fatte con la mia ex band, i De Strangers. Per quanto riguarda i miei progetti da solista, su youtube o IGTV c’è qualcosa sì. Cose molto random in realtà, ma sempre fatte col cuore. Per adesso sto suonando per progetti di altri artisti emergenti, ma ho in programma un bell’album da solista.

Hai qualche progetto fotografico interessante in programma?

Mi sto concentrando ancora sul progetto “Sbava Piangi Ama”, ma penso che in realtà questa ricerca non finirà mai. Quando finirà la campagna e avrò meno da lavorare, potrò sicuramente concentrarmi su qualcosa di nuovo.


Segui Agnese su Instagram e supporta il suo nuovo progetto fotografico su Selfself Book.

Scritto da melissaperitore il 2021-11-12 in #gear

LomoChrome Metropolis 35 mm ISO 100–400

Questa pellicola possiede una formula chimica unica sviluppata appositamente nella nostra compagnia di sviluppo pellicole Lomography, che desatura i colori e fa risaltare i contrasti.

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