In Viaggio per l'Italia in Compagnia della Diana Baby

Mariele Ferrero ci regala un fantastico viaggio attraverso l'Italia grazie alle sue foto formato 110 mm scattate con la Diana Baby.

© Mariele Ferrero - Alta Val Tanaro

Ciao Mariele, benvenuta! Potresti fare una tua piccola presentazione ai lettori del nostro Online Magazine?

Mi chiamo Mariele Ferrero e vivo a Lagnasco, un piccolo comune di campagna in provincia di Cuneo, in Piemonte. Ho 26 anni, ho concluso gli studi di Tecnico della Grafica e della Comunicazione all'Istituto Superiore Cravetta-Marconi sito a Savigliano e ho studiato Graphic Design all'Accademia di Belle Arti di Cuneo. Dopo varie esperienze lavorative come animatrice, cameriera, fotografa di eventi e grafica per i conoscenti, ho avuto la fortuna di trovare lavoro nel mio campo e da due anni e mezzo sono impegnata come Grafica in un'azienda che si occupa di personalizzazioni d'abbigliamento a Saluzzo, la WellFactory.

© Mariele Ferrero - Sinistra: Laigueglia - Destra: Arezzo

Raccontaci del tuo background fotografico: quando hai iniziato il tuo viaggio nel mondo della fotografia?

La fotografia ha sempre fatto parte della mia vita, mia madre non ha mai perso occasione di immortalare ogni attimo della mia vita e quella dei miei fratelli, con la sua fotocamera a rullino. Ricordo ne fossi già molto incuriosita, in particolare, attiravano la mia attenzione i negativi delle fotografie. Però, mi sono appassionata alla fotografia solo durante gli anni delle superiori, dove, tra le altre materie, c'era proprio Fotografia.

© Mariele Ferrero - Cortona

Prima ancora di iniziare gli anni in cui mi sarei approcciata a questa materia, già immaginavo che sarebbe potuto diventare un buon mezzo per esprimere la mia creatività. Uscivo da una delle mie più grandi delusioni, una bocciatura a Geometra, una scuola che non credo di aver mai veramente scelto, se non spinta da alcune circostanze del periodo. Sentivo il bisogno di riscatto, ma soprattutto sentivo la necessità di capire me stessa, di identificarmi. Così quando scelsi di cambiare scuola, la fotografia diventò il mio obiettivo. Inizialmente scattavo con la macchina fotografica compatta di mia mamma, soprattutto foto ai miei gatti.

© Mariele Ferrero - Città di Castello

Poi, con i risparmi di quegli anni, sono riuscita a comprare la mia prima Reflex, la Canon 1100D. Decisamente non il top di gamma, ma compatibile con le mie capacità e con il budget di quel tempo. Iniziai, come mia madre, ad immortalare ogni momento con i miei amici, cercando però di conferire agli scatti un qualcosa di "artistico". Iniziai a sognare di diventare una fotografa quando accostai la fotografia allo sport, mi piacciono molto gli action sport e le mie foto preferite le ho scattate ai miei amici mentre improvvisavano evoluzioni sullo snowboard. Nel suo piccolo, vi assicuro che questa Reflex mi ha regalato grandi soddisfazioni.

© Mariele Ferrero - Venezia

Questa meravigliosa serie è stata scattata con la Diana Baby 110: quali sono le caratteristiche che più ti piacciono di questa fotocamera? E da quanto tempo ti accompagna nei tuoi viaggi?

Riscoprì il piacere dell'analogico nel 2017, quando il mio ragazzo mi regalò al compleanno la mia attuale macchina Lomografica, la Diana Baby 110. Le prime volte ero quasi terrorizzata a scattare, dopotutto non posso impostare il diaframma, neanche la velocità di scatto e gli ISO dipendono dalla pellicola, ho solo a disposizione un tasto a scorrimento che permette di decidere l'esposizione di scatto. La mia paura era di sprecare il rullino bruciandolo oppure di fare una serie di foto completamente nere.

© Mariele Ferrero - Venezia

Del primo rullino riuscii a salvare neanche la metà degli scatti, non volevo capitasse di nuovo, così dal rullino successivo iniziai a scrivermi ogni dettaglio delle condizioni in cui avevo scattato (lo faceva la protagonista di un romanzo che lessi) ed effettivamente è stato il modo migliore per poter capire meglio le necessità della mia Diana Baby 110 ed assicurarmi, nel tempo, la buona riuscita della maggior parte delle esposizioni presenti nel rullino. Parte di questi scatti ve li mostro proprio in questo articolo, una carrellata delle migliori foto degli undici rullini sviluppati fino ad oggi.

© Mariele Ferrero - Capoliveri

Vi confido che la reflex non l'ho più presa molto in mano da quando nella mia vita c'è la Lomo. Un po' perché il mio occhio fotografico in quella Reflex del 2012 ormai si sente un po' stretto (desideravo comprare una reflex che soddisfasse le mie nuove aspettative, ma con il tempo le priorità sono diventate altre), un po' perché il tempo libero è iniziato a scarseggiare ed anche per le dimensioni. Dopotutto la mia Lomo ha le dimensioni di un tamagotchi, comodissima da portare in giro ed in quelle sue dimensioni così contenute racchiude tanta magia. Ovviamente la mia parte preferita della Diana Baby 110, è il fatto di scattare su un rullino ispirato ai rullini pocket lanciati negli anni '70. La sua particolarità è proprio quella di essere un rullino molto più piccolo rispetto allo standard e quasi completamente scomparso dal mercato, se non per poche eccezioni come per il brand Lomography che ne conserva ancora il servizio di sviluppo.

© Mariele Ferrero - Montepulciano

Scattare con questa mini fotocamera ha mai attratto la curiosità di qualche passante?

La curiosità intorno alla mia Diana Baby 110 è sempre stata molta, ma ho sempre notato un po' di titubanza nei miei amici o conoscenti nel farmi domande al riguardo, magari per paura di offendermi dicendomi che stavo scattando con una macchina fotografica che sembra un giocattolo. Ma dopo le prime perplessità le domande arrivano sempre ed io, che non aspetto altro, inizio a narrare le particolarità di questo mondo che è la fotografia, in questo caso vista da un obiettivo di massimo un centimetro e mezzo di diametro. Una ragazza che conosco ne è rimasta talmente coinvolta che si è comprata la Diana F+.

© Mariele Ferrero - Neive

Qual'è la pellicola che preferisci abbinare a questa fotocamera?

La pellicola che ho utilizzato maggiormente è la Color Tiger 110, per pura comodità, perché è l'unica ad essere disponibile anche nel pacco da 3 pellicole e si riesce a trovare "facilmente" negli store Lomography. Ma ho avuto comunque modo di provare anche la Peacock X-Pro Slide 110, la Lobster Redscale 110 e la B&W Orca 110. Sono uscite nuove pellicole negli ultimi anni e sicuramente, a tempo debito, proverò anche quelle.

© Mariele Ferrero - Sinistra: Spoleto - Destra: Firenze

Hai una macchina fotografica preferita?

La Lomo non la paragono neanche alla Reflex, però da quest'anno ho anche una Polaroid e scegliere tra quest'ultima e la Diana Baby quale sia la mia preferita, è difficile; per ovvie ragioni, dopotutto la Polaroid è intramontabile. Ma devo ammettere che la Diana Baby rimane la mia prediletta. Durante le ferie la porto sempre con me e grazie alle sue piccole dimensioni e, praticamente, assenza di peso, mi permette di godermi appieno i luoghi che visito. Poi, il fatto di non avere subito la certezza che le fotografie siano venute o meno, crea un desiderio che impressiona la pellicola anche con le emozioni e le sensazioni provate al momento dello scatto. Quella dannata voglia di sapere se sia rimasto bene oppure no, è questo il pensiero che folgora la mia mente con i luoghi che ho catturato e che solo a distanza di mesi saprò se li potrò rivedere in quegli scatti.

© Mariele Ferrero - Civita di Bagnoregio

Dove porterai la tua Diana Baby quest'estate?

Quest'estate approfitterò delle ferie per andare a convivere con il mio ragazzo, per cui non andremo a visitare molto, anche se un weekend a San Marino non ce lo negheremo. Ecco dove porterò la mia macchina Lomografica quest'anno.

© Mariele Ferrero - Assisi

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Scritto da melissaperitore il 2021-06-23 in #gear #luoghi #italia

Maggiori informazioni

Lomography Diana Baby 110

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